Vaccinazione anti Herpes Zoster, una nuova arma per la Medicina Generale


Gentili assistiti, come da protocollo G1.2022.0016007 del 30/03/2022 vi ricordo che è stata approvata l’offerta vaccinale gratuita per la prevenzione del Herpes zoster (virus responsabile del più comune fuoco di Sant’Antonio e della nevralgia post-erpetica) da parte dei Centri Vaccinali per le categorie di soggetti seguenti:
1. cittadini di 65 anni di età (per il 2022 nati nel 1957. L’offerta è estesa anche ai nati nel 1956 e 1955);
2. pazienti in condizioni di fragilità per patologia (dai 50 anni) che presentano almeno una delle seguenti:
a) diabete mellito;
b) patologia cardiovascolare;
c) BPCO (bronchite cronica ostruttiva);
3. Pazienti in condizioni di elevata fragilità per patologia (dai 18 anni), con utilizzo esclusivo
del vaccino inattivo ricombinante:
a) soggetti con diabete mellito complicato;
b) soggetti con Patologia cardiovascolare – classe NYHA ≥3;
c) soggetti con BPCO e asma severo (FEV1 60%-80%);
d) soggetti con immunodeficienza congenita/acquisita o destinati a terapia immunosoppressiva;
e) soggetti con recidive o con forme particolarmente gravi di Herpes Zoster (compresi i soggetti già vaccinati in precedenza con vaccino vivo attenuato);
Inoltre il vaccino viene offerto agli ospiti delle RSA che ricadono nelle condizioni di rischio a
cura della struttura.

Attualmente i due vaccini utilizzabili sono quello vivo attenuato (Zostavax) e quello ricombinante (Shingrix). Il vaccino vivo attenuato è in grado di ridurre di circa il 65% i casi di nevralgia post-erpetica e di circa il 50% i casi clinici di zoster. Il più recente vaccino ricombinante su persone di età superiore ai 50 anni ha dimostrato un’efficacia del 97% contro l’herpes zoster e del 100% contro la nevralgia post-erpetica. Sugli over 70, l’efficacia è stata del 91% sul fuoco di sant’Antonio e dell’89% sui casi di nevralgia post-erpetica.

Il vaccino ricombinante viene somministrato tramite iniezione intramuscolare in regione deltoidea e può essere co-somministrato con il vaccino antinfluenzale (purchè NON adiuvato), con il vaccino antipneumococcico polisaccaridico (23 valente) e con il vaccino difterico, tetanico e pertossico componente acellulare (dTpa) purchè effettuati in siti di iniezione diversi.
Il vaccino Shingrix viene somministrato in 2 dosi (la seconda dose può essere somministrata 2 mesi dopo la prima (se necessario in un intervallo tra i 2 e i 6 mesi dopo). A differenza del vaccino vivo attenuato (Zostavax), Shingrix è indicato anche nei soggetti che sono o potrebbero diventare immunodeficienti o immunodepressi a causa di malattia (es. TBC, tumori, etc) o terapia (es. cortisone, etc).
Negli adulti over 50 anni, gli effetti indesiderati più frequentemente riportati sono stati: dolore nel sito di iniezione, mialgia, affaticamento e cefalea.
È controindicato, come tutti i vaccini, in caso di allergia a una o più delle componenti.

Per la prenotazione è necessario rivolgersi all’ospedale di Melzo (02/98118555) oppure scrivere a vaccinazioni@asst-melegnano-martesana.it)

Dott M. Cringoli

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