Choosing wisely: necessità di maggiore appropriatezza




Da tempo è noto che molti esami e trattamenti non apportano benefici per i pazienti e anzi possono rischiare di essere dannosi sia per modalità diretta (es. radiazioni, danno procedurale o effetti collaterali di terapie, ipocondria e disturbi d’ansia) che indiretta (innesco a catena di altri accertamenti e terapie, eccesso di medicalizzazione, allungamento liste d'attesa, spreco di risorse economiche sia individuali che sociali, etc). Si tratta di esami e trattamenti non supportati da prove di efficacia, che continuano ad essere prescritti per molteplici ragioni: abitudine, accondiscendenza alle pressanti richieste dei pazienti, timore di sequele medico legali da parte dei sanitari, etc. Complici di tutto ciò sono l’evoluzione delle tecnologie diagnostiche che consentono di identificare anomalie minimali, interessi commerciali e professionali, gruppi di esperti in conflitto di interessi che espandono continuamente le soglie diagnostiche e le definizioni di malattia, orientamento dell’autorità giudiziaria a condannare l’underdiagnosis e non l’overdiagnosis, percezione culturale che fare di più sia meglio in ogni caso.

I quattro fenomeni che più caratterizzano l’overdiagnosis sono:

A) Screening in soggetti asintomatici: è stato dimostrato che lo screening ecografico del cancro alla tiroide in Corea del Sud dal 1999 al 2008 portava ad un incremento dell’incidenza dello stesso in assenza di variazione della mortalità; analogamente lo screening dell'ipercolesterolemia in pazienti a basso rischio determina overdiagnosis di aterosclerosi coronarica con potenziale overtreatment.

B) Aumentata sensibilità dei test in soggetti sintomatici: un test con altissima sensibilità (capacità di identificare i veri malati) perde necessariamente di specificità (capacità di escludere soggetti sani). Di conseguenza se diminuiscono i falsi negativi, aumentano i falsi positivi, con rischio ancora di overtreatment.

C) Overdiagnosis incidentale: tipico delle tecniche di imaging che esplorano globalmente in paziente, con il riscontro di numerosi incidentalomi, spesso condizioni benigne che tuttavia generano ansia nel paziente e accanimento diagnostico e terapeutico secondario. Esempio il riscontro di emboli subsegmentari ad una TAC ad alta risoluzione che potrebbero non necessitare di trattamento.

D) Ampliamento dei criteri diagnostici delle malattie: l’abbassamento dei valori soglia fa sì che sempre più pazienti siano identificati come malati, con aumento della possibilità che il bilancio rischio/beneficio del trattamento sia sfavorevole. Esempio il recente abbassamento della soglia dei valori di pressione arteriosa per la diagnosi di ipertensione arteriosa nelle linee guida americane, analogamente a quanto successo precedentemente con i livelli di glicemia per la diagnosi di "prediabete".

In questo momento particolarmente critico per la sostenibilità della sanità pubblica è indispensabile recuperare qualunque risorsa sprecata per erogare prestazioni sanitarie non necessarie e potenzialmente dannose. Per fare ciò è necessario agire in più direzioni: ci vuole anzitutto una nuova consapevolezza e un’assunzione di responsabilità da parte dei medici, sottoposti a forti pressioni da parte di aziende farmaceutiche e non solo e occorre che i cittadini si rendano conto che per la loro salute non sempre “fare di più significa fare meglio” e che non sempre il medico che prescrive più esami e prestazioni è il medico più competente.

Nel 2015 il Decreto "appropriatezza" Lorenzin aveva in modo forse troppo brusco e punitivo (soprattutto verso i medici) posto l'attenzione sul problema elencando le condizioni di erogabilità per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e ipotizzando un sistema sanzionatorio che, per furtuna non è mai partito. L’informazione dovrebbe essere a tutti i livelli libera da conflitti di interesse e nelle organizzazioni sanitarie dovrebbe essere premiata la qualità e appropriatezza delle prestazioni più della loro quantità. Su questa direzione Slow Medicine ha lanciato in Italia a dicembre 2012 il progetto “FARE DI PIÙ NON SIGNIFICA FARE MEGLIO”, molto simile a quello già in atto negli Stati Uniti con il nome di “Choosing Wisely”.

Le nove società scientifiche aderenti fin dall’inizio all’iniziativa Choosing Wisely, che rappresentano quasi 375.000 medici, sono: - American Academy of Allergy, Asthma & Immunology; - American Academy of Family Physicians; - American College of Cardiology; - American College of Physicians; - American College of Radiology; - American Gastroenterological Association; - American Society of Clinical Oncology; - American Society of Nephrology; - American Society of Nuclear Cardiology

Il progetto Slow Medicine viene attuato attraverso le raccomandazioni di Società Scientifiche italiane, una diffusa informazione e formazione dei professionisti sanitari e la messa a punto di materiale informativo per cittadini e pazienti. Aderiscono al progetto, a marzo 2018, più di 40 società professionali di medici, infermieri, farmacisti e fisioterapisti, e sono state definite 44 liste di pratiche a rischio di inappropriatezza in Italia: in totale 220 raccomandazioni su esami, trattamenti e procedure.

Riporto solo alcune raccomandazioni (diagnostiche e terapeutiche) di maggior interesse internistico-generalista affinchè non solo i medici, ma anche i pazienti ne prendano coscienza.

-  Radiazioni ionizzanti: non eseguire radiografie senza una specifica indicazione clinica. ISDE
- Non eseguire Risonanza Magnetica (RM) del Rachide Lombosacrale in caso di lombalgia nelle prime sei settimane in assenza di segni/sintomi di allarme (semafori rossi o red flags). SIRM
- Non richiedere di routine esami di diagnostica per immagini in caso di lombalgia senza segni o sintomi di allarme (bandierine rosse o red flag). SIMG
- Non eseguire di routine Risonanza Magnetica (RM) del ginocchio in caso di dolore acuto da trauma o di dolore cronico. SIRM
- Non eseguire Risonanza Magnetica (RM) dell’encefalo per cefalea non traumatica in assenza di segni clinici di allarme. SIRM
- Non sottoporre a tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica nucleare (RMN) dell’encefalo pazienti che abbiano manifestato transitoria perdita di coscienza in assenza di altri sintomi neurologici e presentino esame neurologico normale. CNF 2
- Non richiedere ecocolordoppler dei tronchi sopra-aortici per vertigini, acufeni, cefalea, cervicalgia se non in presenza di segni neurologici. Coll. Prim. Ch. Vasc.
- Non sottoporre ad ecocolor-Doppler dei tronchi sopra-aortici pazienti che abbiano manifestato transitoria perdita di coscienza in assenza di altri sintomi neurologici e presentino esame neurologico normale. CNF 2
- Non richiedere EcoColorDoppler come esame di primo livello per arteriopatia arti inferiori, in pazienti asintomatici o con claudicatio intermittens lieve/moderata e sostituirlo con misurazione ABI (Ankle Brachial Index). Coll. Prim. Ch. Vasc.
- Non eseguire tomografia computerizzata (TC) per la diagnosi di calcolosi renale, ma impiegare in prima battuta preferibilmente l’ecografia. SIN NEFROLOGIA
- Non fare ricorso alla PET (tomografia a emissione di positroni) /TC (tomografia computerizzata) per lo screening del cancro in soggetti sani. FADOI 2
- Non richiedere di routine l’ecografia tiroidea nei soggetti senza segni e/o sintomi di patologie tiroidee e non appartenenti a gruppi a rischio per carcinoma tiroideo. AME
- La ripetizione dell’indagine densitometrica ossea è raramente giustificata ad intervalli minori di due anni. AME
- Non prescrivere controllo ecografico addominale sistematico, una volta stabilita la diagnosi, in pazienti asintomatici portatori di angiomi epatici < 30 mm di diametro. AIGO
- Non richiedere prova elettrocardiografica da sforzo per screening di cardiopatia ischemica in pazienti asintomatici a basso rischio cardiovascolare. ANMCO
- Non richiedere ecocardiografia di controllo in pazienti con valvulopatia lieve-moderata o con disfunzione ventricolare sinistra, in assenza di nuovi sintomi, segni o eventi clinici. ANMCO
- Non eseguire esami di laboratorio ripetitivi di fronte a stabilità clinica e di laboratorio. FADOI 1
- Non prescrivere di routine l’auto misurazione domiciliare quotidiana della glicemia nelle persone con diabete tipo 2 in trattamento con farmaci che non causano ipoglicemia. AMD
- Non richiedere indagini ematochimiche nei bambini con faringotonsillite acuta. SIPPS
- Non effettuare esami allergometrici sierologici (IgE totali, IgE specifiche, ISAC) come esami di primo livello o di “screening”. SIAAIC
- Non richiedere i cosiddetti “marcatori tumorali” CA125, CA19-9, CA15-3, HE4, CEA e alfa-fetoproteina in pazienti asintomatici per lo screening o la diagnosi precoce di malattia neoplastica. SIPMeL
- Non richiedere di routine il dosaggio della FT3 nei pazienti con patologia tiroidea. AME
- Non richiedere insieme anticorpi anti-TPO (tireoperossidasi) e anti-Tg (tireoglobulina) nel sospetto di una tireopatia autoimmune, ma solo anti-TPO. SIPMeL - Endocrinologia e Malattie del Metabolismo
- Non usare la determinazione della 25OH vitamina D come esame di screening per valutare lo status di ipovitaminosi nella popolazione generale. SIPMeL - Endocrinologia e Malattie del Metabolismo
- Non richiedere di routine esami ematochimici generici, test generici di coagulazione o test specifici di trombofilia (compresi test genetici) prima di prescrivere un contraccettivo estro-progestinico o durante il suo uso. ANDRIA
- Non richiedere l’elettroforesi proteica e la ricerca della proteina di Bence Jones urinaria come esami di idoneità per l’esecuzione di esami radiologici con mezzi di contrasto. SIPMeL
- Non eseguire urinocolture come esame di routine o in assenza di sintomi tipici di infezione delle vie urinarie (nel bambino); evitare l’utilizzo del sacchetto per la raccolta delle urine. SINePe
- Evitare di effettuare subito, in caso di proteinuria di basso grado e asintomatica (nel bambino), esami ematici e strumentali complessi, ma eseguire: anamnesi, visita clinica e nuovo esame delle urine per due volte, con cadenza settimanale. In caso di conferma proseguire l’iter diagnostico della proteinuria. SINePe
- Non eseguire alcuna indagine bioumorale e strumentale in caso di microematuria asintomatica (nel bambino) risultata ad un esame di urine random. SINePe
- Non richiedere il dosaggio degli anticorpi anti CCP (peptidi ciclici citrullinati) semplicemente in base alla presenza di artralgie. CReI
-Non richiedere il dosaggio degli ANCA (anticorpi contro il citoplasma dei neutrofili) in presenza solamente di un sospetto clinico di connettivite, senza adeguata e documentata valutazione o evidente sospetto clinico di una vasculite. CReI
- Non richiedere il dosaggio degli ANA (autoanticorpi antinucleo) e del fattore reumatoide ad un bambino quando questi presenti artralgie, senza alcuna obiettività clinica. CReI
- Non prescrivere la ricerca del sangue occulto fecale (SOF), in alcun contesto al di fuori del programma di screening del cancro del colon-retto. AIGO
- Non eseguire di routine test allergologici in bambini affetti da orticaria acuta. SIAIP
- Non eseguire test allergometrici per farmaci (inclusi gli anestetici) e/o per alimenti in assenza di anamnesi e sintomi compatibili con reazioni da ipersensibilità. SIAAIC
- Non eseguire i cosiddetti “test per le intolleranze alimentari” (esclusi i test validati per indagare sospetta celiachia o intolleranza al lattosio). SIAAIC
- Non utilizzare i cosiddetti “test di intolleranza alimentare” come strumento per la terapia dietetica dell'obesità né per diagnosticare sospette intolleranze alimentari. ADI
- Non richiedere la visita ginecologica pelvica o altro esame fisico prima di prescrivere i contraccettivi . ANDRIA
- Non sottoporre ad elettroencefalogramma (EEG) pazienti che abbiano manifestato solo transitoria perdita di coscienza e presentino esame neurologico normale ed anamnesi negativa per sintomi epilettici. CNF 2
- Non eseguire colonscopia di sorveglianza per polipi del colon, dopo un esame di qualità, con intervallo differente rispetto a quanto indicato dal gastroenterologo in calce all’esame o dopo valutazione dell’istologia del polipo. AIGO
- Non ripetere esofagogastroduodenoscopia (EGDS) in paziente con diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo, con o senza ernia iatale, in assenza di nuovi sintomi. AIGO
- Non utilizzare farmaci costosi quando sono disponibili farmaci equivalenti a più basso costo, favorendo, ove possibile, la corretta informazione dei cittadini. SIFACT
- Non prescrivere di routine antibiotici a pazienti affetti da infezioni acute delle vie aeree superiori. Valutarne l’opportunità nei pazienti a rischio di infezioni delle vie aeree inferiori o in caso di peggioramento del quadro clinico dopo qualche giorno. SIMG
- Nei bambini con faringotonsillite acuta e conferma microbiologica di infezione da Streptococcus pyogenes, non ridurre la durata della terapia antibiotica al di sotto dei 10 giorni. SIPPS
- Non trattare con antibiotici la batteriuria nei soggetti anziani, in assenza di sintomi urinari. FADOI 1
- Non somministrare l’antibiotico per la profilassi perioperatoria prima dei 60 minuti precedenti l’incisione chirurgica (tranne eccezioni); il momento ideale è all’induzione dell’anestesia. ANMDO- SItI
- Non somministrare l’antibiotico per profilassi perioperatoria oltre le 24 ore dall’intervento. La profilassi antibiotica deve essere limitata al periodo perioperatorio. La scelta di continuare la profilassi oltre le prime 24 ore del postoperatorio non è giustificata. ANMDO- SItI
- Non fare profilassi dell’endocardite infettiva nelle valvulopatie di grado lieve-moderato. GICR
- Non prescrivere di routine inibitori di pompa protonica (IPP) a pazienti senza fattori di rischio per malattia ulcerosa. Nella malattia da reflusso gastroesofageo prescriverli alla più bassa dose in grado di controllare i sintomi, educando il paziente ad auspicabili periodi di sospensione. SIMG
- Non prescrivere “gastroprotezione” per la profilassi di ulcere da stress ai pazienti medici, a meno di alto rischio di sanguinamento. FADOI 1
- Non prescrivere farmaci inibitori della pompa protonica (IPP) in corso di terapia steroidea o per lungo periodo in pazienti con sintomi dispeptici. AIGO
- Non associare di routine un inibitore di pompa protonica alla terapia con un singolo farmaco antiaggregante, in assenza di fattori di rischio di sanguinamento. GICR
- Evitare l’uso abituale dei cortisonici inalatori nelle flogosi delle prime vie respiratorie dei bambini. ACP
- Non somministrare mucolitici in bambini con asma bronchiale. SIAIP
- Non somministrare antistaminici per la prevenzione dell'asma nel bambino. SIMRI
- Evitare i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) nei soggetti con ipertensione, scompenso cardiaco, insufficienza renale da ogni causa, inclusi i diabetici. FADOI 2
- Non somministrare agenti stimolanti dell’eritropoiesi (ESA) a pazienti con malattia renale cronica (CKD) con livelli spontanei di emoglobina tra 10 e 11 g/dL e senza sintomi di anemizzazione. Lo stesso dicasi se non si dispone almeno del dosaggio della ferritinemia e della saturazione transferrinica. SIN NEFROLOGIA
- Non prescrivere di routine in prima istanza benzodiazepine o Z-drugs (nuovi farmaci ipnotici) nei pazienti anziani in caso di insonnia. Raccomandarne comunque l’uso intermittente e non continuare cronicamente la terapia senza rivalutare periodicamente l’indicazione e l’eventuale comparsa di effetti indesiderati. SIMG
- Non usare farmaci neurolettici diversi da clozapina e quetiapina per trattare la psicosi nella malattia di Parkinson. Accademia LIMPE-DISMOV
- Non ritardare la prescrizione di Levodopa, se indicato dalle condizioni cliniche, nei pazienti affetti da malattia di Parkinson di recente diagnosi. Accademia LIMPE-DISMOV
- Non usare farmaci anticolinergici nella terapia dei sintomi motori dei parkinsonismi farmaco-indotti. Accademia LIMPE-DISMOV
- Non utilizzare la terapia insulinica “al bisogno” (sliding scale) per il trattamento dell’iperglicemia nel paziente ricoverato in ospedale. AMD
- Non trattare in modo indiscriminato i pazienti diabetici con farmaci antiaggreganti piastrinici. AMD
- Non prescrivere di routine farmaci ipolipemizzanti nei pazienti con aspettativa di vita limitata. FADOI 2
- Non ritardare l'inizio delle cure palliative nei malati terminali. FADOI 2 (anche in altri trattamenti)
- Non omettere e non posticipare di prescrivere, nei pazienti con patologie croniche inguaribili con limitata aspettativa di vita, l’uso di oppioidi per via orale o sistemica per il trattamento palliativo della dispnea. SICP
- Non utilizzare, nelle apparecchiature per l’infusione continua di farmaci per via sottocutanea o endovenosa (ad es. elastomeri), miscele di farmaci per le quali non esistono evidenze documentate di compatibilità e stabilità chimico-fisica. SICP
- Non proporre la chemioterapia a scopo palliativo al termine della vita. SIFACT
- Non trattare con l-tiroxina i pazienti con gozzo nodulare se non in casi selezionati. AME
- Non prescrivere inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE5i) nella disfunzione erettile senza adeguato iter diagnostico. SIAMS
- Non utilizzare fitoestrogeni per i sintomi sessuali in menopausa. SIAMS
- Non prescrivere il vaccino antinfluenzale adiuvato con MF59 nella popolazione anziana. SIFACT
- Non prescrivere la nutrizione artificiale enterale (PEG, percutaneous endoscopic gastrostomy, o sonda naso-gastrica) ai pazienti affetti da demenza in fase avanzata, ma contribuire, invece, a favorire l’alimentazione fisiologica assistita. CNF 1
- Non iniziare e non proseguire una Nutrizione Artificiale (per via parenterale o enterale) nei pazienti oncologici con malattia inguaribile in fase avanzata, aspettativa di vita inferiore a poche settimane e un PS < 50. SICP
- Non eseguire un Trattamento Chirurgico Aperto o Endovascolare in lesioni steno/occlusive delle arterie degli arti inferiori, a meno che non si sia in presenza di Claudicatio limitante la vita di relazione del soggetto o in caso di Ischemia Critica/Piede Diabetico. Coll. Prim. Ch. Vasc.
- Non utilizzare terapia con nutraceutici in tutti gli uomini con alterazione dei parametri seminali. SIAMS
- Non escludere un alimento dalla dieta solo per la positività di test cutaneo (prick test) e/o IgE sieriche specifiche. SIAIP
- Non trasfondere emazie concentrate per livelli arbitrari di Hb (emoglobina) in assenza di sintomi di malattia coronarica attiva, scompenso, stroke. FADOI 1
- Non effettuare la scelta della dialisi cronica senza un processo decisionale condiviso tra pazienti, le loro famiglie e i loro medici curanti. SIN NEFROLOGIA
- Non controindicare le vaccinazioni in caso di allergie. SIAIP
- Non usare indiscriminatamente l’albumina nei soggetti (pediatrici) con sindrome nefrosica  all’esordio. SINePe
- Non applicare ultrasuonoterapia nelle tendinopatie della cuffia dei rotatori, nelle distorsioni tibiotarsiche e nella lombalgia. AIFI

Bibliografia
Overdiagnosis: la faccia oscura del progresso tecnologico?. Antonino Cartabellotta. Evidence 2012;4(2): e1000008 doi: 10.4470/E1000008
https://www.choosingwiselyitaly.org/